Ipnosi e terapia cognitivo-comportamentale per i disturbi del sonno

L’insonnia è caratterizzata da un sonno inadeguato o di scarsa qualità, e può essere definita da uno o più dei seguenti sintomi: difficoltà ad iniziare o mantenere il sonno, risveglio mattutino precoce e sonno poco ristoratore. Inoltre, l’insonnia è spesso associata ad affaticabilità diurna che può provocare disagi significativi del funzionamento sociale e lavorativo, oltre che ripercussioni importanti sulla salute e sulla qualità di vita.

Il protocollo di intervento per l’insonnia prevede l’utilizzo combinato dell’ipnosi e della terapia cognitivo-comportamentale, riconosciuta dalla linee guida sanitarie come l’intervento non farmacologico di massima efficacia per i disturbi del sonno.

In occasione del primo incontro si provvederà ad una accurata valutazione dell’insonnia, con l’obiettivo di identificare i fattori predisponenti, scatenanti e di mantenimento del disturbo.

La prima fase dell’intervento prevede l’identificazione dei principali fattori esogeni ed endogeni coinvolti nel disturbo del sonno: mediante l’educazione all’igiene del sonno il cliente verrà addestrato a riconoscerli e modificarli in maniera funzionale. Seguirà poi una fase di programmazione del sonno, mediante la quale il cliente viene addestrato ad una ripianificazione del sonno con l’obiettivo specifico di migliorare e velocizzare la fase di addormentamento.

In aggiunta, il protocollo d’intervento prevede l’impiego di tecniche cognitive e psicofisiologiche destinate a ridurre, rispettivamente, lo stato di attivazione mentale e fisico nelle fasi precedenti l’addormentamento. Fra queste tecniche rientra anche l’autoipnosi, che può essere praticata in autonomia con l’obiettivo di velocizzare la fase di ingresso nel sonno.